Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre (L'Aquila 1930 - Roma 2009) recentemente scomparso, noto per i suoi studi sull'arte italiana degli anni Sessanta e Settanta,dopo gli studi liceali a L'Aquila si laurea in filologia classica a Pisa, perfezionandosi a Parigi e Bruxelles, collaboratore di numerose riviste tra cui Art International, Colloquio, L'Espresso e Il Giornale dell'Arte, direttore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, giunge nel 1964 per concorso alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma a cui dedicherà l'intero cursus da ispettore a Soprintendente (1980-81), Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokio (1974-1993), Ispettore centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (1992-1994) . Negli ultimi anni era spesso a L'Aquila dove presiedeva la Fondazione a lui intitolata e da lui fondata che conserva documenti per l'arte contemporanea.
Ha pubblicato, tra l'altro, monografie su Ettore Colla (1971), Giulio Turcato (1971), Giacomo Balla (1977), il saggio per Einaudi L'arte in Italia dopo la seconda guerra mondiale ne La Storia dell'arte italiana (1982), per Mondadori il volume Scusi, ma è arte questa? (1991).
Più recentemente, per Sellerio, Il poeta, il ragazzo e la ragazza (1994) e Dell'abitare (1998), per Einaudi Il pittore, l'umanista e il cagnolino (2002), per Allemandi & C. Album di viaggio in quarant'anni di arte italiana: 1960 - 2000 (2005) per Textus La decorazione della Sala Eden. L'Aquila 1931 - 1933 (2005) per Electa Futurismo da ripensare (2007) contributo sulle opere originali di Giacomo Balla che ribadisce ancora una volta l'approcio filologico quale unica possibile modalità di comprensione dell'avanguardia e dell'arte contemporanea.
In ultimo un piccolo libro fuori commercio dedicato alla storia della sua famiglia pubblicata dalla casa editrice aquilana Textus Fatti della casa de Marchis (2008).raccolti e ordinati da Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre nel suo settantacinquesimo anno di età
Ha pubblicato, tra l'altro, monografie su Ettore Colla (1971), Giulio Turcato (1971), Giacomo Balla (1977), il saggio per Einaudi L'arte in Italia dopo la seconda guerra mondiale ne La Storia dell'arte italiana (1982), per Mondadori il volume Scusi, ma è arte questa? (1991).
Più recentemente, per Sellerio, Il poeta, il ragazzo e la ragazza (1994) e Dell'abitare (1998), per Einaudi Il pittore, l'umanista e il cagnolino (2002), per Allemandi & C. Album di viaggio in quarant'anni di arte italiana: 1960 - 2000 (2005) per Textus La decorazione della Sala Eden. L'Aquila 1931 - 1933 (2005) per Electa Futurismo da ripensare (2007) contributo sulle opere originali di Giacomo Balla che ribadisce ancora una volta l'approcio filologico quale unica possibile modalità di comprensione dell'avanguardia e dell'arte contemporanea.
In ultimo un piccolo libro fuori commercio dedicato alla storia della sua famiglia pubblicata dalla casa editrice aquilana Textus Fatti della casa de Marchis (2008).raccolti e ordinati da Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre nel suo settantacinquesimo anno di età
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