mercoledì 8 dicembre 2010

Giò Pomodoro_arte_trasalimenti


Gio' Pomodoro è nato il 17 novembre 1930 a Orciano di Pesaro, un piccolo paese della campagna marchigiana, vicino a Urbino.
Nel 1955 collabora attivamente alla rivista "il Gesto", e con Dorazio, Novelli, Turcato, Tancredi, Perilli, Fontana ed il fratello Arnaldo partecipano alle mostre del Gruppo "Continuità" presentate da Ballo, Argan, e Russoli. In seguito si stacca dal gruppo ed indirizza la sua ricerca verso la "rappresentazione razionale dei segni".
 
 
 
 
 
 


Di quattro anni più giovane del fratello, Giò Pomodoro, in unione con lui in gioventù nella realizzazione di gioielli («gruppo 3 P») alle gigantesche oreficerie di Arnaldo contrappone dei rilievi in bronzo dalle vaste superfici fluttuanti (Bandiera di Majakowskij, Grande folla del '66) per poi passare a monumentali costruzioni di blocchi in marmo e in pietra rigidamente squadrati che nel loro affiancarsi e sovrapporsi quasi pesanti architravi su massicci pilastri aprono liberi varchi allo spazio a similitudine di portali o finestre dentro i quali irrompe la luce solare.
Il sole infatti, anche se non sempre rappresentato o simboleggiato, è il dichiarato protagonista di molte di queste creazioni cui Pomodoro annette dei significati ideologici e sociali senza dubbio da lui sinceramente sentiti e vissuti e che comunque, nella loro assoluta astrazione e nella loro calcolata «misura», riescono a dare una precisa qualificazione estetica ai luoghi in cui si svolge la vita dell'uomo d'oggi .


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