sabato 27 novembre 2010

Piero Gilardi_arte_trasalimenti


Piero Gilardi nasce a Torino nel 1942. Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale "Macchine per il futuro". Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso ed espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York.


A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all'elaborazione tecnica delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni '60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.


Nel 1969, comincia una lunga esperienza transculturale diretta all'analisi teorica e alla pratica della congiunzione "Arte Vita". Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e "mondiali": Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa.


Nel 1981 riprende l'attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazioni accompagnate da workshops creativi con il pubblico.

A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l'elaborazione del Progetto "IXIANA" che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. Nel corso degli ultimi anni ha sviluppato una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale. Insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, ha costituito l'associazione internazionale "Ars Technica". In qualità di responsabile della sezione italiana di Ars Technica promuove a Torino le mostre internazionali "Arslab. Metodi ed Emozioni" (1992),  "Arslab. I Sensi del Virtuale" (1995), “Arslab. I labirinti del corpo in gioco” (1999) e numerosi convegni di studio sull'arte dei nuovi media.
Piero Gilardi – artista

Davide Sottanelli_arte_trasalimenti








Davide Sottanelli "Trittico delle giustizie"
cm. 216x, smalti su sabbia 62 E
Tela.





                                                                                       Davide Sottanelli "Narciso"
cm.60x60, smalti, sabbia e specchio su tela








NATO un Monchengladbach 1976, Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti, Docente di Disegno e Storia dell'Arte, l'assistente di Fabio Mauri dal 2002 al 2004, coordinatore del Laboratorio Didattico per Solstizio, l'assistente di Giuseppe Stampone dal 2005.
                                                                                   Marina

Vanessa Beecroft_arte_trasalimenti


L'utilizzo di comuni ragazze accanto a modelle è una delle prerogative

dell'arte di Vanessa Beecroft, genovese di nascita ma ormai californiana d'adozione (vive a Los Angeles), tra le artiste contemporanee più aprezzate: sul mercato dell'arte, una sua performance può valere fino a 500 mila euro. Le sue opere indagano l'incontro/scontro tra bellezza come costruzione, come forzatura, come canone e la bellezza come dote innata, come peculiarità che distingue, al pari della personalità, una donna dall'altra. Alla perfezione che obbedisce a uniformanti leggi stabilite dai media, la Beecroft oppone corpi portatori di diversità che possono scardinare ogni più rigida norma estetica.

Le performance di Vanessa Beecroft sono una riflessione sullo sguardo (anche quello più voyeuristico), sulla femminilità contemporanea, sulla serialità estetica imposta della moda, sul corpo come segno politico.