mercoledì 10 novembre 2010

Matthew Barney, l'arte del limite


Il primo capitolo della serie Drawing Restraint di Matthew Barney è datato 1987 ed è stato realizzato quando era ancora uno studente a Yale. È un video, dove si vede Barney arrampicarsi sulle pareti del suo studio e realizzare dei disegni cercando di vincere la resistenza opposta da una fascia elastica a terra. Il complesso dei "disegni sotto sforzo" è un progetto basato sulla performance, che prende corpo in video, disegni, fotografie e sculture e si fonda sull'idea che la forma sia il frutto della lotta contro una resistenza autoprodotta. "Racconto il modo in cui una forma combatte per trovare una propria definizione" spiega l'artista, perché "non può materializzarsi o mutare senza lottare contro la resistenza". Ed è lui ad affrontare in prima persona, con il proprio corpo, ogni sorta di impedimento, per superare il limite e compiere la creazione.

Drawing Restraint è spalmato in un arco di 23 anni ed è composto, adesso, di 18 parti: è come una base, una collezione di note preziose, fondanti, che accompagnano e nutrono il resto della produzione di Barney.

La galleria Schaulager di Basilea presenta dal 12 giugno al 3 ottobre Matthew Barney: Prayer Sheet with the Wound and the Nail, una mostra che mette a confronto i lavori emersi nel tempo attraverso Drawing Restraint - video, disegni sculture e vetrine - con le opere del Rinascimento nord europeo. La Fondazione Laurenz, che gestisce lo spazio d'arte Schaulager, sta acquisendo insieme al Moma di New York l'intero archivio della serie di Barney, che con questa mostra verrà presentato al pubblico per la prima volta nella sua totalità.

Con il procedere della serie gli ostacoli che pongono limitazioni all'azione dell'artista diventano più sofisticati e sono inseriti nel quadro di una narrazione sempre più allegorica: le opere estrapolate dalle varie performance rappresentano forme secondarie dell'azione registrata, un'oggettivazione che addensa il racconto per punti di senso. E da li parte il dialogo con opere dell'iconografia cristiana di artisti come Albrecht Dürer, Urs Graf, Martin Schongauer e molti altri, ai quali non sono estranei i concetti di resistenza, ascesa e caduta, legati al milieu mistico delle loro rappresentazioni.

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