giovedì 23 dicembre 2010

Domenico Gnoli_arte_trasalimenti

 


Domenico Gnoli (Roma 1933 - New York 1970) tiene la prima personale alla galleria La Cassapanca di Roma nel 1950. Disegna e incide. Si iscrive ai corsi di scenografia dell'Accademia di belle Arti di Roma che abbandona per recitare in teatro. Disegna le scene per piéces delle compagnie Terron, Randone, Baseggio. Recita e incide. Nel 1954 è a Parigi, e tramite JLBarrault a Londra dove disegna le scene di As you like it per l'Old Vic con grande successo. Abbandonato il teatro, si dedica alla pittura, lavorando a tempera su tele preparate con colla e sabbia. Vive tra Londra, New York (invitatovi da Ben Shahn), Parigi e Roma realizzando quadri dalla forte componente disegnata che espone a New York.

Disegna sul tema dei Picadores a Mallorca pubblicando i lavori su Holiday a N.Y. ed espone a Newark e San Francisco tra 1955 e 1956. Soggiorna a Venezia dove conosce Tancredi e Peguine Guggenheim. Illustra all'aquerello Il Barone rampante di Calvino. Nel 1958 espone alla galleria dell'Obelisco a Roma composizioni dalla materia raffinata ed espressiva. Disegna scene e costumi per il balletto di John Buttler al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Espone disegni a New York. Sue opere entrano al Moma, al Victoria & Albert Museum e all'Arts Council of G.B. di Londra.





Nel 1960 espone alla Bianchini Gallery di N.Y e alla A.Jeffress Gallery di Londra. Pubblica disegni per un testo del poeta inglese R.Graves. Espone a Dallas, Lavora a testo e illustrazioni del volume Orestes or the art of smiling, pubblicato a Londra nel 1961. Scrive racconti e incide all'acquaforte acquatinta. Nel 1962 espone ancora alla Bianchini Gallery di New York e alla Hazlitt Gallery di Londra. Esegue la serie di disegni sui negri di Harlem dal titolo Apollo Theater. Trasferitosi a Parigi incontra Yannick Vu. A Mallorca progetta i primi quadri che prevedono forti ingrandimenti di oggetti su ampie dimensioni, che esegue a Parigi entro il 1964.



Viaggia in Europa e nel Mediterraneo. Prosegue con successo il lavoro di illustratore per riviste americane. La mostra parigina da Schoeller, dodici dipinti ad acrilico tra cui Mise en plis, l'Indéfrisable, Homme de dos, Homme de face, porta l'artista ad successo internazionale. Tra le recensioni quella a firma G.Gassiot-Talabot.







Da quella data la sua pittura coglie sistematicamente frammenti di oggetti che colmano il campo visivo e pittorico: temi di un quotidiano inventariato con occhio acutissimo e tecnica confacente che mescola polvere di marmo ai colori acrilici per una personale accezione di iperrealismo nel quale confluiscono e si sublimano la conoscenza della pittura del Quattrocento e gli apporti della Metafisica. Del 1964 il dipinto Letto bianco. Nel 1965 espone al XXI Salon de mai a Parigi e alla mostra curata da G.Marchiori De Metaphisica da Jan Krugier a Ginevra che impagina opere di De Chirico, De Pisis, Carrà, Morandi e Gnoli. Nel 1965 espone alla Kovler Gallery di Los Angeles i disegni per Alberic the wise and other journeys di N.Juster. Nel 1966 partecipa alla mostra di gruppo Hommage to silence or Metaphisica alla Krugier Loeb Gallery di New York con Pink bosom e Self portrait. Ottiene la medaglia d'oro quale miglior illustratore americano nel 1966. Pubblica nuovi disegni su Holiday e su Life Magazine di Chicago. Partecipa al Premio Marzotto e allestisce una personale a cura di L.Carluccio alla galleria Galatea di Torino. Nel 1967 espone a Napoli, Bologna, Roma con testo di R.Barilli e puntuale recensione di L.Trucchi. Espone Inverno (Couple au lit) alla mostra romana del collettivo Il Girasole con Caruso, L.Cremonini e Tornabuoni. 'Holiday Magazine' pubblica le tavole dedicate a Gerusalemme. Partecipa alla 'II Internationale der Zeichnung' di Darmstadt con la serie I Mostri, espone invitato al 'Prix de la critique' al Palais des Beaux Arts di Charleroi, Absence, La tarte, Sans nature morte. Nel 1968 espone a 'Grands et jeunes d'aujourd'hui' di Parigi e compie un viaggio nell'Europa orientale. 'The Heritage Press' di N.Y pubblica il volume 'A journal of the plague, year 1665' di Daniel De Foe con tavole a colori e disegni di Gnoli. Quaranta opere al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, presentate da A.P.de Mandiargues. Una sessantina di dipinti, disegni e bronzi alla Kestner Gesellschaft di Hannover, presentati da Wieland Schmied. 'Horizon' pubblica le tavole dei 'Mostri', 'Holiday' le tavole su Varsavia, 'Playboy' una tavola per un racconto di Moravia. Sidney Janis, visti di dipinti di Gnoli a Kassel, gli propone una mostra a N.Y. alla quale Gnoli lavora a Mallorca lungo il 1969. Scrive il racconto Compte rendu d'un rêve, prepara quattro tavole per un racconto di Moravia pubblicato da 'Playboy', espone 40 dipinti del 1968-1969 e bronzi da Janis e allestisce l'ultima personale alla Schmela Galerie di Düsseldorf. Si reca a Grenada. Ne rientra malato e muore a N.Y. nell'aprile 1970. Krugier lo celebra a Ginevra con una ampia mostra.

Nel 1973-1974 retrospettive alla Kunsthalle di Darmstadt, al Museum van Beuningen di Rotterdam, al Centre Pompidou di Parigi e al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Gnoli, Magritte, Delvaux alla Galerie Isy Brachot di Bruxelles. Opere dell'artista a rassegne italiane ed europee dedicate all'iperrealismo. Retrospettive nel 1981 alla Kunsthalle di Brema e alla galleria Giulia di Roma; nel 1983 alla Galleria d'arte moderna a Verona e al Musée Cantonal a Losanna; nel 1985 al PAC di Milano, nel 1987 alla Galleria d'arte moderna di Roma, alla Fundaciò Caja de Pensiones di Madrid nel 1990.
 Mostra di disegni inediti a Palazzo Todeschini di Desenzano nel 1990. Bibliografia: B.Mantura, M.Quesada, Domenico Gnoli, Milano 1985; V.Sgarbi, L'opera grafica di D.G , Milano 1985; B.Mantura (a cura di) D.G., Galleria d'arte moderna, Roma 1990, M.Quesada, Disegni inediti di D.G., Brescia 1990.

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