martedì 9 novembre 2010

Mario Schifano pittore..

A dieci anni dalla scomparsa dell'artista romano, un film e un libro celebrano la sua arte raccontando la sua vita, attraverso le parole raccontato da chi lo ha conosciuto, amato, criticato e ammirato
(13 febbraio 2008) Migliaia di quadri, centinaia di ore di videoregistrazioni, fotografie, lungometraggi e persino un disco, l'introvabile Le stelle di Mario Schifano: non c'è campo della comunicazione che Mario Schifano non abbia esplorato nel corso della sua quarantennale carriera artistica. Curioso e istintivamente attratto dalla tecnologia, fu tra i primi artisti in Italia ad avere un personale sito internet; si professava infantile (Io sono infantile è il titolo di un suo celebre quadro) ma non esitava a dire la sua in materia di politica e impegno sociale, il tutto innaffiato da una buona dose di ironia.

A giugno, una retrospettiva su Mario Schifano è prevista alla GNAM di Roma; ma se sono le tele a parlare del suo percorso artistico, a dieci anni dalla morte un film e un libro raccontano l'uomo. Mario Schifano, tutto, diretto da Luca Ronchi, amico e collaboratore di Schifano per vent'anni, è quasi un'autobiografia postuma del pittore. Il film, prodotto da Camilla Nesbitt e Pietro Valsecchi, raccoglie spezzoni di interviste e videoclip provenienti dall'archivio personale di Schifano uniti alle testimonianze di persone a lui vicine, dalla moglie Monica De Bei ad Achille Bonito Oliva, dal gallerista Emilio Mazzoli a Marianne Faithfull, che, leggenda narra, Schifano soffiò da sotto al naso a Mick Jagger, il quale reagì al cuore spezzato scrivendo la canzone Wild Horses.

Nel film molte preziose immagini del pittore al lavoro, incluse le videoregistrazioni dello schermo televisivo che Schifano poi usava per le sue opere: interrompeva sul frame che lo interessava, lo fotografava, poi stampava il negativo su tela emulsionata e lo dipingeva. C'è Schifano che parla di Schifano, dei suoi inizi come aiuto restauratore al Museo Etrusco di Valle Giulia e la scuola di piazza del Popolo, fino al periodo newyorchese, quando esponeva in compagnia dei grandi della pop art americana, Rauschemberg, Warhol, Lichtenstein. E accanto, l'intimità familiare, l'amatissimo figlio Marco ritratto e seguito ovunque, al mare, mentre pasticcia con i colori nello studio del padre, mentre si rotola sul tappeto.

Ne risulta un ritratto sincero di Mario Schifano uomo e artista; soprattutto se ne coglie lo sguardo ironico e disincantato su tutto, l'arte, i soldi, la droga, i media. Accanto al film, Mario Schifano, approssimativamente raccoglie invece in forma di libro contributi di critici, collaboratori e amici, lo stesso Luca Ronchi, Alberto Moravia, Furio Colombo. "La mia maniera è guardare – si legge in un'intervista al pittore – le cose sono tutte diverse fra loro, e io voglio rappresentarle nella loro diversità. Non amo la psicologia, o i quadri che parlano di una psicologia. Né amo la psicologia dell'artista". Claudia Spiti.

Mario Schifano tutto
Regia di Luca Ronchi
DVD + libro
Giangiacomo Feltrinelli Editore, collana Real Cinema

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