venerdì 30 marzo 2012
William Kentridge: Meaning | "Exclusive" | Art21
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
giovedì 29 marzo 2012
Slinkachu (British, 1983)
mercoledì 28 marzo 2012
Peter Shelton - 5 aprile 2012 - 28 aprile 2012 Sperone Westwater - New York
Nato nel 1951, vive Shelton e lavora a Los Angeles. Il suo lavoro è stato esposto ampiamente, e ha avuto mostre personali presso il museo Henry Moore Sculpture Trust, Halifax, in Inghilterra, il Museo Irlandese d'Arte Moderna, Dublino, Irlanda; Contemporary Arts Museum, Houston, TX, University of California Berkeley, e il Madison Arts Center. Mostre collettive recenti si sono tenute presso il Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive, University of California, Museum of Contemporary Art, North Miami, la Allen Memorial Art Museum, Oberlin College, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, Spagna; San Jose Museum of Art, San Jose, CA, il Museum of Contemporary Art, Los Angeles e Centre Pompidou, Parigi, Francia. Lavoro Shelton è rappresentato in numerose collezioni istituzionali, tra cui il Museum of Modern Art, New York, il Los Angeles County Museum of Art, il Walker Art Center, il Getty Museum, il Museum of Contemporary Art, Los Angeles, e il Museum of Fine Arts, Houston, TX.
Ci sarà una cerimonia di apertura il Giovedi 5 Aprile 6-8 pm. Per maggiori informazioni e immagini, si prega di contattare Marca Maryse al +1 212 999 7337 o maryse@speronewestwater.com. Si prega inoltre di trovare ulteriore documentazione sul nostro sito web: www.speronewestwater.com.
Mart presenta la mostra Depero 1912. Il Touring Club Italiano tra futurismo e irredentismo
Venerdì 30 marzo 2012
Conferenza Stampa ore 12.00
Depero 1912
Il Touring Club Italiano tra futurismo e irredentismo
Mostra promossa dal Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e Touring Club Italiano
Saranno presenti:
Franco Panizza, Assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento
Franco Bernabè, Presidente Mart
Franco Iseppi, Presidente Touring Club Italiano
Cristiana Collu, Direttore Mart
Massimiliano Vavassori, Direttore Centro Studi Touring Club Italiano
Nicoletta Boschiero, curatrice mostra
Apertura al pubblico ore 18.00
con Aperitivo Campari
domenica 25 marzo 2012
HONG KONG INTERNATIONAL ART FAIR
venerdì 23 marzo 2012
giovedì 22 marzo 2012
martedì 20 marzo 2012
sabato 17 marzo 2012
Third Free International Forum Bolognano, Instalation of a permanent Con...
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
3rd Free International Forum 2008_3/5
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
Ben E. King - Goodnight My Love (Original)
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
mercoledì 14 marzo 2012
Massoneria a Teramo, «fiorente, importante e potente»
TERAMO. Sabato 17 marzo 2012 l’Associazione Culturale Nuove Sintesi con il patrocinio dell’amministrazione comunale organizza una conferenza dal titolo “La massoneria teramana tra storia e cronaca”.
Interverrà lo storico e saggista Elso Simone Serpentini, introduce Benito Mascitti ricercatore. L’incontro si terrà presso la sala consiliare del municipio alle ore 17.00 a Bellante Paese.
Proprio Serpentini, in una intervista di Davide D’Amario su Rinascita, quotidiano di sinistra nazionale, parla della tradizione massonica di Teramo e della sua provincia.
«E' radicata e risale ai secoli scorsi, tanto che più che di semplice tradizione, si può addirittura parlare di vocazione massonica», dice, «il punto di riferimento più importante è la figura di Melchiorre Delfico (1744-1835), del quale, pur non essendosi trovate prove storiche concrete, è certa l’appartenenza alla massoneria, così come quella di alcuni suoi amici e corrispondenti napoletani, quali Antonio Genovesi, Mario Pagano, Gaetano Filangeri. A Delfico è intestata una delle attuali logge massoniche teramane, appartenente al Grande Oriente d’Italia, di cui il numero identificativo, 196, testimonia l’antichità. E’ infatti il numero più basso tra quelli delle altre 14 logge abruzzesi. Quasi tutti i principali esponenti della famiglia Delfico appartennero alla massoneria, tra cui Filippo (1827-1907), il cui diploma massonico è ancora conservato. Sulla massoneria teramana dell’ottocento abbiamo ottimi studi, tra cui quelli pubblicati da Fausto Eugeni, ed un’abbondante documentazione, da cui si evince che quasi tutti i principali esponenti politici e personaggi investiti da cariche pubbliche appartenevano alla massoneria. Quando, nel 1881, un personaggio come Enrico Sappia, massone, si trasferì in Abruzzo, e vi rimase fino al 1886, usufruì di una “rete” di rapporti con esponenti locali che lo sostennero e lo aiutarono, così come la massoneria lo aveva aiutato e lo aiuterà in seguito in tutti i suoi soggiorni in altre città.
Anche sulla massoneria teramana del primo novecento abbiamo una documentazione abbastanza ricca, e anche di quella che sopravvisse al fascismo, incentrata sull’avvocato montoriese Francesco Di Girolamo, che costituì uno snodo centrale.
Abbiamo invece una documentazione ancora un po’ carente per i periodi successivi, durante i quali la massoneria teramana non è stato meno importante, considerato che alcuni professionisti della provincia e del capoluogo hanno rivestito e ancora rivestono cariche assai rilevanti nella struttura ufficiale del Grande Oriente d’Italia. Ma c’è una massoneria ancora sommersa, riservata, se non proprio segreta, che, pur dicendosi portatrice di luce, preferisce rimanere nell’ombra e non rivelarsi, limitandosi a dare, diciamo così, dei segnali sulla sua presenza e sulla sua importanza, anche politica e di potere. In questo modo si allontana sempre di più dalla tradizione autentica della massoneria risorgimentale, che tanto contribuì alla realizzazione dell’Unità d’Italia e poi all’elevazione delle masse e all’innalzamento del livello culturale della nazione».
Un esempio di questi segnali?, gli chiede il giornalista.
«Beh», risposponde lo studioso, «è stato clamoroso, recentemente, l’affare del logo di Teramo Virtual City, una iniziativa che ha realizzato sul web e messa a disposizione degli ipad una specie di visita virtuale alla città di Teramo e alla sua storia, guidata da un avatar sul cui petto campeggiavano i simboli classici della massoneria: due colonne, un compasso e una squadra. E’ stato divertente constatare che, quando ho fatto presente la cosa, chi ha realizzato quel logo abbia risposto che si trattava di una presenza “casuale” e non voluta, senza riferimenti alla massoneria, e che quei simboli erano da leggersi come quelli dell’architettura. L’aspetto divertente deriva dalla considerazione che, nel negare l’innegabile, chi dava questa risposta inaccettabile trascurava di considerare che nel linguaggio simbolico della massoneria Dio è il grande “architetto” dell’Universo. Comunque quei simboli sono stati poi rimossi dall’avatar… implicitamente ammettendo ciò che non veniva ammesso ufficialmente».
E a che cosa, secondo lei, si doveva la presenza di quei simboli sul logo di Teramo Virtual City?
«Mi sembra evidente: riconfermare, in tutto il mondo, che Teramo è una città a vocazione a massonica, in cui la massoneria, ancora oggi, è fiorente e importante e, soprattutto, potente».
Ora un po’ di sano complottismo, nel tempo ho sentito mormorii su una fantomatica loggia coperta… esiste una Teramo occulta?
«Che esista una loggia “coperta” segreta non lo so, anche se so che alla massoneria teramana appartengono persone di ogni origine, laiche, cattoliche, ebree. Ma quando dico massoneria teramana, non mi riferisco solo alla loggia “Melchiorre Delfico”, perché non pochi appartenenti teramani alla massoneria sono iscritti ad altre logge, anche di fuori regione. Che esistano logge coperte è altrettanto certo, e non si capisce perché vogliano continuare a restare coperte, quando il Gran Maestro della Massoneria, Gustavo Raffi, parla ogni giorno di una massoneria che ama venire allo scoperto ed essere trasparente. Che esista una Teramo occulta non è certo, ma è possibile, anzi, io lo ritengo altamente probabile. Ne vedo i segni qua e là, perché non è possibile tenere sempre tutto occulto, soprattutto quando non si vuole e si vogliono dare segnali della propria presenza, almeno a chi riesce a coglierli».
E in che cosa consistono questi segnali?
«In alcuni segni simbolici, che possono essere colti e capiti da chi li conosce.
Personalità massoniche hanno avuto ruoli politici o pubblici in questa città?
Il rapporto tra massoneria e politica a Teramo è assai stretto. Così come tra massoneria ed economia, massoneria e finanza, massoneria e assetto bancario, massoneria e magistratura. Attualmente, non poche, ma moltissime cariche pubbliche sono ricoperte da appartenenti alla massoneria, così come importanti ruoli pubblici. La massoneria non ha, e non ha mai avuto, un solo partito politico di riferimento, preferendo essere trasversale ai partiti e agli schieramenti. Anzi, uno dei segni che consentono di percepire l’eventuale appartenenza alla massoneria di questo o di quel personaggio pubblico, politico o no, è proprio la trasversalità. Un massone è sempre sostenuto da un appoggio trasversale ed è sopravvalutato rispetto ai propri meriti, perché viene aiutato, diciamo così, a fare carriera o a raggiungere posti di prestigio indipendentemente dai propri meriti e solo in relazione alla propria appartenenza alla massoneria e grazie ad un sostegno traversale, che viene fatto passare per stima generalizzata in entrambi i poli».
La massoneria, l’industria, l’economia … vi è una “contrattazione” d’insieme?
«Ultimamente la “contrattazione” massonica, come lei la chiama, o “il contatto” massonico, come lo chiamo io, è stata sempre più al centro di tutte le scelte, grandi e piccole, che sono state fatte a Teramo. Il rapporto e la relazione fra massoni sono stati il collante di quasi tutte le iniziative e il terreno di coltura di ogni scelta, urbanistica ed economica».
Università, magistratura, amministrazioni pubbliche … esiste un velato rapporto con la massoneria?
«Velato? Altro che velato… E’ tutt’altro che velato, ed è strettissimo. Solo che appare velato solo a chi vuol continuare a considerarlo tale e/o non ha gli occhi per vederlo».
Prof Serpentini, personalmente scioglierei qualsiasi loggia o setta segreta … lei come la pensa?
«Esiste già una legge, la Legge Anselmi, approvata il 25 gennaio 1982, in seguito allo scandalo della scoperta della P2, che vieta ogni tipo di associazione segreta, già proibite dall’art. 18 della Costituzione italiana, e ne prevede lo scioglimento se individuate e scoperte. Per i promotori è prevista una pena che va da 1 a 5 anni di detenzione e per i semplici affiliati una pena di 2 anni, oltre alla sospensione dal servizio dei dipendenti pubblici, civili e militari, che risultino, in base a fondati sospetti, appartenere ad associazioni segrete. Ma la legge è rimasta sostanzialmente inapplicata. In fondo, basta sostituire al termine “segreto” il termine “riservato” e il gioco è fatto».
Anche a Teramo?
Anche a Teramo.
Fonte: Rinascita, autore Davide d'Amario
fonte: primadanoi.it
martedì 13 marzo 2012
Afro e Gina Pane al MART di Rovereto
Popy Moreni racconta il periodo Parigino del padre Mattia
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
lunedì 12 marzo 2012
Roma, al Vittoriano dopo 60 anni in mostra il genio e l'arte di Salvador...
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
domenica 11 marzo 2012
Francesca DiMattio
Nelle sue grandi tele Francesca DiMattio mescola elementi di pop art, nouveau art e optical art per creare ambienti architettonici dal sapore post moderno molto confusionari nei quali inserisce elementi classici come capitelli, archi e mosaici. Le dimensioni spesso enormi, l’utilizzo a profusione di colori come il bianco e il nero che fanno da sfondo a colori più vivaci e gli immancabili effetti ottici donano alle opere un senso di maestosità e complessità che senza dubbio incuriosiscono chi le osserva, spingendolo ad esplorare la tela alla ricerca di particolari a prima vista difficilmente notabili.
Francesca DiMattio ha 28 anni e vive e lavora a New York, dove è rappresentata dalla galleria Salon 94. Sue opere sono presenti nel Miami Art Museum e nella Collezione Saatchi.
Francesca DiMattio ha 28 anni e vive e lavora a New York, dove è rappresentata dalla galleria Salon 94. Sue opere sono presenti nel Miami Art Museum e nella Collezione Saatchi.
giovedì 8 marzo 2012
Evento del poeta, fotografo Peter Uhlmann alla Maison del l'Italie il 9 marzo 2012.
"PARADISE" una mostra evento nel segno di Joseph Beuys a cura di Lucrezia De Domizio Durini alla Maison del l'Italie a Parigi con opere dell'artista elvetico Peter Uhlmann nella foto.
La mostra evento del poeta, fotografo Peter Uhlmann è parte integrante del progetto ...pour l'Humanitè che si inaugurerà il 9 marzo 2012 alle ore 18,00, presso la Maison de l'Italie - Cité Internationale Universitai...re - 7, Boulevard Jourdan, prevede un concerto del Maestro Marco Rapattoni che si chiama "Love in Paradise", la proiezione del video di Buby Durini "Diary of Seychelles"; la performance creativa con la partecipazione di Peter Uhlmann e degli artisti: Nathalie Brauld, Gerardo Dicrola, Aldo Roda, Filippo Rolla, Duilio Zogno dal titolo "Life in Paradise" e altro ancora.
La mostra "PARADISE" dell'artista Peter Uhlmann verte sul libro omonimo della curatrice edito dalla Electa Mondadori, testo in italiano tedesco.
La mostra evento del poeta, fotografo Peter Uhlmann è parte integrante del progetto ...pour l'Humanitè che si inaugurerà il 9 marzo 2012 alle ore 18,00, presso la Maison de l'Italie - Cité Internationale Universitai...re - 7, Boulevard Jourdan, prevede un concerto del Maestro Marco Rapattoni che si chiama "Love in Paradise", la proiezione del video di Buby Durini "Diary of Seychelles"; la performance creativa con la partecipazione di Peter Uhlmann e degli artisti: Nathalie Brauld, Gerardo Dicrola, Aldo Roda, Filippo Rolla, Duilio Zogno dal titolo "Life in Paradise" e altro ancora.
La mostra "PARADISE" dell'artista Peter Uhlmann verte sul libro omonimo della curatrice edito dalla Electa Mondadori, testo in italiano tedesco.
domenica 4 marzo 2012
Rocca Calascio (AQ) 2012 - 3 Atti di arte contemporanea - Trasalimenti
Mattia Moreni - Mostra pittorica a Torino e spettacolo teatrale "La Regr...
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
sabato 3 marzo 2012
Arianna Giorgi e Claudio Citterio
I Puritani Act 3 Final - Suon d'araldi & Curtain Call
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
venerdì 2 marzo 2012
giovedì 1 marzo 2012
Jiří Sopko
Jiří Sopko è una figura di spicco della pittura ceca contemporanea, senza il cui caratteristico stile che sarebbe stato difficile immaginare lo sviluppo della pittura ceca contemporanea negli ultimi decenni. In primo luogo ha esposto nella galleria Spała nel 1967 in una mostra intitolata Nuovi nomi e, dopo un breve periodo astratto, si è unito l'ondata di nuova figurazione, in cui ha assunto la sua posizione giusta fin dall'inizio: alla sua prima mostra personale a Nova sín a Praga nel 1970 ha dimostrato di essere una forte personalità artistica con la sua visione ironica del mondo e l'uomo, con un linguaggio artistico unico al mondo caratterizzato da un colore vitale, barbarico deformazione espressiva, uno stile spontaneo e idiosincratica un repertorio di metafore artistiche.
Dalla fine degli anni Ottanta pittura Sopko ha cominciato a rilassarsi, diventando più semplice e monumentale. Le sue figure sono state riprodotte sopra uno schema semplice, con tutte le tensioni concentrata sul colore intenso. Sopko si è guadagnato il rispetto come colorista senza pari: il suo mestiere di pittore continua a diventare più elementare, concentrato e introverso. Sopko commentato in un'intervista: "Sono sempre stato affascinato dalla relazione tra i colori - che cosa succede ad un colore quando un altro colore appare a destra che a fianco, e poi un altro colore, come la posizione scelta influisce sulle dimensioni della tela e, infatti, l'intero dipinto ... Per inciso, credo che il colore sta vivendo una rinascita, sta cominciando a manifestarsi radicalmente in architettura, per esempio, che non era il caso nel passato ". Sopko dipinti di genere indicano una direzione diversa da quello in cui stanno andando, a prima vista sembrano semplici, come se stesse solo giocando in giro con i colori, figure, ornamenti e metamorfosi bizzarre, ma è solo un gioco fino al punto in cui la nostra vita può essere vista come un gioco, perché la vita è ciò che è sempre circa. "Per me, i miei dipinti sono la mia testimonianza personale del mondo", dice Sopko (Petr Volf:.. Přelézt uno postavit, Reflex, 2002/10/02, pag 22). Forse sarebbe più esatto dire: una testimonianza della situazione dell'uomo e del suo atteggiamento verso il mondo.
Pittura ha sempre svolto questo ruolo, fin dall'inizio, e Sopko soddisfa egregiamente. Rimane stabile, in bilico "ai confini" di questa disciplina minacciate e controverso, ma li tocca dal di dentro, non cercare di disturbarli, al contrario, cerca di sfruttare al meglio lo spazio che creano.
Giorgio De Chirico
arte trasalimenti ideato e curato da gabriele di pietro.
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