Il critico d'arte Lionello Venturi, nel 1952 dà l'impulso alla formazione di un gruppo artistico che verrà nominato "Gruppo degli otto", costituito da Birolli, Corpora, Morlotti, Santomaso, Turcato, Vedova, Afro e Moreni : si tratta di artisti con un comune indirizzo astratto, per un'arte slegata sia dalla figurazione vera e propria sia dall'astrazione che ne avevano elaborato le correnti postcubiste, prediligendo il richiamo all'Orfismo ed ad un lirismo di impronta naturalistica con particolare attenzione alle avanguardie francesi, senza dimenticare l'esperienza impressionista, un linguaggio complesso per il quale Venturi conia il termine astrattismo-concreto.
Va detto che a partire dal '45, periodo dell'euforismo postbellico, l'Italia vive un periodo di particolare libertà espressiva e di grande curiosità intellettuale verso la cultura europea, preclusa negli anni precedenti per motivi politici, e, in un clima di particolare fermento, due sono le tendenze predominanti che si affermano nelle arti visive: da una parte il filone astrattista che culminerà nella costituzione del "Gruppo degli otto", dall'altra un filone neoespressionista-neorealista che sfocerà nel Fronte Nuovo delle Arti (il manifesto è del '42).
Va detto che a partire dal '45, periodo dell'euforismo postbellico, l'Italia vive un periodo di particolare libertà espressiva e di grande curiosità intellettuale verso la cultura europea, preclusa negli anni precedenti per motivi politici, e, in un clima di particolare fermento, due sono le tendenze predominanti che si affermano nelle arti visive: da una parte il filone astrattista che culminerà nella costituzione del "Gruppo degli otto", dall'altra un filone neoespressionista-neorealista che sfocerà nel Fronte Nuovo delle Arti (il manifesto è del '42).