Sol LeWitt nasce ad Hartford, Connecticut, nel 1928 da immigranti Russi di origine ebraica. Dopo aver frequentato la Syracuse University, viaggia in Europa e si arruola nella guerra in Corea; si stabilisce poi a New York dove frequenta la School of Visual Arts e lavora come disegnatore presso l’architetto I.M.Pei.
Realizza la sua prima personale nel 1965 presso la Daniels Gallery, New York e l’anno successivo partecipa presso la Dwan Gallery alla collettiva 10x10 insieme ad Andre, Baer, Judd, Martin, Morris, Reinhardt, Smithson e Steiner. E’ già evidente un interesse strutturale per la pittura e per la scultura. Partecipa a numerose esposizioni di Arte Minimale e Concettuale tra cui: “Primary Structures”, al Jewish Museum,1966 e “When Attitude Becomes Form”, alla Kunsthalle di Berna, Svizzera,1969. Pubblica nel 1967 “Paragraphs on Conceptual Art” divenendo ufficialmente il primo teorizzatore dell’Arte Concettuale. LeWitt arriva a sostenere che il compito primario dell’artista è unicamente la formulazione del progetto. Secondo questo assunto, il libro d’artista diviene espressione totale dell’Idea, matrice pura a priori, e mezzo più efficace per veicolarla poichè di facile circolazione.
LeWitt partecipa a Documenta 6 (1977) e 7 (1982) a Kassel; nel 1987 allo Skulptur Projekte a Monaco, nel 1989 alla Biennale di Istanbul e a varie edizioni della Biennale di Venezia.
Dagli anni ’70 iniziano i suoi contatti con l’Italia e grazie alla gallerista Marilena Bonomo conosce Spoleto, città dove vivrà per 30 anni. Qui approfondisce le sue ricerche e lascia tracce indelebili nel paesaggio urbano/culturale e nel territorio.
Le maggiori retrospettive dedicate a Sol LeWitt, sono state organizzate dal Museum of Modern Art di New York, nel 1978 e dal San Francisco Museum of Modern Art, nel 2000. Nel 2006 alla Dia:Beacon è stata riproposta la prima produzione di wall drawings in un’esposizione intitolata "Drawing Series..."
Sol LeWitt è venuto a mancare l’8 aprile del 2007 a New York.
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