lunedì 11 luglio 2011

1961-2011. Cinquant’anni di arte in Italia dalle collezioni GNAM e TERRAE MOTUS

Copertina invito
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Dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento e la Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma nasce un programma espositivo in tre tappe che prenderà il via il prossimo 13 luglio alla Reggia di Caserta e che ruota intorno all’ idea di “contemporaneità nell’arte”.
La prima mostra, Cinquant’anni di arte in Italia dalle collezioni GNAM e TERRAE MOTUS, che sarà inaugurata negli Appartamenti Storici della Reggia di Caserta mercoledì 13 luglio alle ore 12,00, si propone di mostrare 50 anni di sperimentazione che hanno caratterizzato il nostro paese dal 1961 ad oggi attingendo alla collezione Terrae Motus che dal 1992 è esposta nel Complesso vanvitelliano.

Curata da Paola Raffaella David, Maria Vittoria Marini Clarelli e Rita Camerlingo, l’esposizione metterà a confronto una selezione di circa 50 opere italiane provenienti sia dalla collezione voluta da Lucio Amelio, nella quale sono rappresentati artisti come Alighiero Boetti, Enzo Cucchi, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Emilio Vedova, sia dalla raccolta della GNAM, dalla quale provengono lavori di Alberto Burri, Lucio Fontana Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Enzo Mari, Fausto Melotti, Sante Monachesi, Paola Levi Montalcini, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci, Ettore Spalletti, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Gilberto Zorio e tanti altri.
L’esposizione integra le opere delle due collezioni secondo un percorso che tocca cinque temi caratteristici dell’arte italiana dell’ultimo mezzo secolo: l’acromo e il monocromo, la percezione visiva, i nuovi materiali, i miti contemporanei e i nuovi paesaggi. La scelta tematica non esclude la documentazione di alcuni fra i principali movimenti artistici del periodo dall’arte cinetica alla Pop art, dall’Arte povera alla Transavanguardia. Nella straordinaria cornice architettonica del Palazzo Reale casertano sarà esposta anche una delle più celebri installazioni italiane del Novecento: 32 mq di mare circa di Pino Pascali.
L’allestimento è stato curato da Federico Lardera con la collaborazione di Giustino Cacciotti di larderArch studio di Roma.

La collezione Terrae Motus
“C'era dell'energia nell'arte, tanta energia da potersi contrapporre a quella scatenata dalla Terra” è così che, dalla terribile tragedia che sconvolse Napoli e l’Irpinia nel novembre 1980, Lucio Amelio, il gallerista napoletano di notorietà internazionale, fece scaturire l'idea di creare a Napoli un cantiere work in progress sul tema del terremoto. Dal 1980 arrivarono a Napoli artisti da ogni parte del mondo, di fama consolidata e giovani destinati ad emergere in futuro, e videro con i propri occhi la tragedia di Napoli e dell'Irpinia. Ciascuno di loro realizzò un'opera segnata dall'espressione di quei giorni. Quelle importanti testimonianze artistiche sono raccolte oggi nella straordinaria collezione Terrae Motus che, dal 1992, è visitabile in alcune delle sale dell’Appartamento Storico.

La Galleria nazionale d'arte moderna

possiede la più importante collezione nazionale d’arte del XIX e XX secolo. Questa mostra coincide con una fase di radicale riordinamento delle collezioni esposte nel museo romano, che si concluderà nel dicembre 2011 e grazie alla quale è stato possibile portare a Caserta un nucleo di opere raramente presentate fuori sede. Durante questo cantiere di lavoro, la Galleria sta comunque offrendo al pubblico l’opportunità di vedere una serie di nuclei monografici dei maggiori artisti del primo Novecento italiano, comprendenti sia le opere che sono nei depositi, sia quelle normalmente esposte.

Inaugurazione 13 luglio 2011 ore 12.00
Apertura al pubblico 13 luglio ore 14.00


La mostra è promossa da
Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento e Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma

Info e prenotazioni
Tel 0823 448084 begin_of_the_skype_highlighting 0823 448084 end_of_the_skype_highlighting; fax 0823 220847;
caserta@civitamusea.it


Redattore: RENZO DE SIMONE

fonte:mibac.it

Il dono di Dioniso. Mitologia del vino nell’Italia centrale (Molise) e nella Grecia del Nord (Macedonia)

locandina
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La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise, in stretta collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Salonicco e l’Ambasciata d’Italia in Grecia, il Museo Archeologico di Salonicco e la Regione Molise, presenta a Salonicco nella prestigiosa sede del Museo Archeologico la mostra “Il dono di Dioniso. Mitologia del vino nell’Italia centrale (Molise) e nella Grecia del Nord (Macedonia)”, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. L’esposizione offre un confronto tra preziosi reperti provenienti dai principali siti archeologici del Molise e da quelli della Macedonia e dell’Attica. Alcuni tra gli oggetti più prestigiosi sono presentati al pubblico per la prima volta in questa occasione.

In un affascinante allestimento è possibile osservare gli oggetti utilizzati nei banchetti e nei simposi (crateri figurati, preziosi vasi in metallo per versare e per bere, strumenti musicali), e nelle cerimonie legate al culto di Dioniso (sculture in marmo e in terracotta che raffigurano il dio del vino e i personaggi del suo corteo, maschere teatrali) rinvenuti negli scavi archeologici della Grecia, così come del Molise.
L’evento è frutto di una significativa condivisione di obiettivi, sia culturali che di sviluppo sociale ed economico, tra Soprintendenza per i Beni Archeologici, Istituto italiano di cultura di Salonicco e Regione Molise, che ha creduto fortemente in questa iniziativa. Viene restituita al Molise una sua centralità nelle dinamiche euro-mediterranee, da cui possono svilupparsi occasioni di scambio e di collaborazione nella cultura, nel turismo e in altri settori dell’economia.
La mostra è corredata da un catalogo trilingue, italiano, greco e inglese, nel quale confluiscono i contributi di numerosi studiosi italiani e greci sui temi più vari riguardanti Dioniso e il vino nell’Antichità. Sono trattati diversi aspetti: dalle più antiche testimonianze di domesticazione della vite, all’uso del vino nei rituali funerari e nelle cerimonie religiose, alla socialità che si definisce intorno al consumo di questa bevanda, fino alle più importanti rotte marittime lungo le quali il vino veniva commercializzato in tutto il Mediterraneo.


La mostra “Il dono di Dioniso. Mitologia del vino nell’Italia centrale (Molise) e nella Grecia del Nord (Macedonia)” resta aperta a Salonicco, nel Museo Archeologico Nazionale, dal 14 luglio 2011 al 30 settembre 2012.

Info:
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise
tel. +39 0874.427313 sba-mol@beniculturali.it

fonte: mibac.it