Basta leggere i suoi messaggi di pace, di guerra, di protesta, di cannibalismo mediatico, di parossismo vouyeristico umano, di disgusto umano verso l’umano ma anche speranza, di bambini che giocano con la natura sebbene immersi nella confusione urbana delle metropoli.
Schizzi a matita, collage, murales, stencils, e tanti topi, ratti, pantegane da fognature new yorkesi che si prendono gioco di noi.
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