L'infanzia vissuta intensamente nello storico quartiere di San Berardo e nei prati adiacenti la stazione ferroviaria. Luoghi della memoria giocosa e riflessiva, ad un tempo, con la smania di sapere, conoscere, guardare la pittura attraverso libri e riviste d'arte ma soprattutto dal vivo. Tanto da restare incantato davanti allo splendido Jacobello del Fiore nel Duomo di Teramo o contemplando gli affreschi di Andrea Delitio nella Cattedrale di Atri. Durante gli studi a Napoli, i luoghi che preferiva frequentare erano le sale degli affreschi pompeiani. "Là ho capito - ama sottolineare l'artista -, che tra l'arte antica e l'arte moderna esiste una contemporaneità".
Diego Esposito dal '68 al '72 è vissuto a Philadelfia e a New York, il cuore delle nuove avanguardie internazionali.
In seguito, dal '72, ha cominciato a viaggiare nel Mediterraneo indagando nella mescolanza di culture da quella sumera a quella fenicia, da quella greca a quella araba
Unicum, 2000. Mdf e colore, 120 x 120 cm . Collezione privata, San Diego
''Nè'' di Diego Esposito
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